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maulkavian


Designer trapiantato in pubblicità. Un costruttore di sogni.
Amo il gioco come forma di confronto, crescita e conoscenza.
Giocare è una cosa seria. Io no.

Sapore
Un bel piattone di pasta al sugo dai sapori forti e poco raffinati.
Quando scrivo una recensione non spiego le regole del gioco, non dico l'anno di pubblicazione e non metto la lista dei pregi e difetti. Quella è roba da gente brava. Preferisco raccontare il sapore della partita, i suoi punti forti e dare un'anima al nome del gioco. Aggiungo in più, per deformazione professionale, un occhio clinico sui materiali nel caso questi siano degni di nota.
Le storie che racconto sono giochi di per sé o riguardano comunque l'ambito ludico. Spesso si agganciano ai giochi di ruolo data la loro natura narrativa, ad esempio in Bleeding Rome narro una campagna man mano che viene giocata al tavolo.

Meccaniche
Il ritmo è alla base della comunicazione.
Lo seguo alternando i miei showcase ai racconti, alle recensioni e all'attualità.
Non sempre in quest'ordine e di rado con costanza.

La storia 
Ho smesso con i videogame prima di iniziare a fumare. Quindi non ne parlo quasi mai. Ma non parlo nemmeno di sigarette.
Heroquest mi ha fatto viaggiare molto da piccolo, quando non ho più potuto aumentare le dosi sono passato a farmi di D&d con un manuale fotocopiato della II edizione.
Il trip, però, fu insoddisfacente e rischiai l'overdose appena scoprii storie come quelle di Vampire: the Masquerade, Cyberpunk, Leggenda dei 5 anelli e quelle tanti altri mondi del gioco di ruolo.
Poi son cresciuto e passare tanto tempo ad essere felici non è accettabile nella società adulta. Ho quindi dovuto accantonare la passione per i gdr e mi sono iscritto a un corso di salsa. Ma questa è un'altra storia.
Sperduto nel grigio e serio mondo della gente normale mi sono accontentato per qualche anno di diversi placebo: la domenica a giocare a softair, calcio balilla appena ne trovavo uno, flash games. Un disperato insomma.
Un paio d'anni fa, poco prima d'arrivare a giocare a Solitario e Campo minato, ho scoperto gli eurogames: relativamente brevi e dall'alta interazione. D'allora non è diminuita la dipendenza che mi porta a scoprirne sempre di nuovi, portando il mio ritardo culturale in pari con il mercato poco alla volta.
Ora mi faccio con gli amici e La tana dei goblin, nel frattempo sto narrando una campagna gdr e la domenica gioco a soft air. Ludicamente parlando sono una persona realizzata, per il resto sono un ventiseienne italiano senza raccomandazioni.

Perché leggere Storydealer
Non lo so di preciso, io lo scrivo, sei tu che lo stai leggendo.
Il blog l'ho aperto per avere un feedback sulle mie produzioni, ma credo possa essere utile a neofiti e giocatori più navigati. I primi per le recensioni, i secondi per gli showcase dei miei lavori e i download che dono alla comunità giocatrice, chiedendo in cambio un confronto o magari un post su Facebook.
Rimango aperto a qualsiasi consiglio mi si voglia dare; da buon designer amo la condivisione di idee e chiunque voglia farmi una proposta non ha che da bussare alla mia porta.

Per avere uno scambio più diretto mi si può trovare sulla pagina Facebook di Storydealer, per confronti, commissioni, pareri o critiche.

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